Sono incinta: come cambierà il mio corpo?

14 Marzo 2022
Il rapporto col proprio corpo è spesso una continua sfida per una donna, una realtà contro cui confrontarsi costantemente in varie fasi della vita. Vediamo cosa succede al corpo della donna in gravidanza.

Le donne e i cambiamenti del corpo

Spesso si dice che le donne durante la gravidanza siano più belle, ma spesso per una donna non è così facile accettare le trasformazioni del proprio corpo. Questo accade anche durante la gravidanza.

Basti pensare alla complicata esperienza vissuta nel corso della pubertà e dell’adolescenza quando si inizia a vedere il proprio corpo che si trasforma, lo si vede diverso e per certi versi distaccato dalla propria identità.

Così, anche durante il periodo della gravidanza, il problema del cambiamento del corpo è una condizione con cui la donna deve inevitabilmente fare i conti.

 

Cambiamenti fisici ed emotivi in gravidanza

Il periodo della gravidanza è caratterizzato da una serie di mutamenti di tipo fisico, mentale e pratico che causano delle conseguenze sulla donna, sul suo partner, sul loro rapporto e su quello con le rispettive famiglie di origine. Assistere alla trasformazione corporea, che è certamente uno degli aspetti più peculiari, notare i cambiamenti della propria femminilità e ridefinire le posizioni all’interno del sistema familiare (si passa dal ruolo esclusivo di figlia a quello di madre e figlia) implicano una destrutturazione e ridefinizione del senso di identità. Questo periodo della vita di una donna rappresenta un evento centrale del suo processo di maturazione. Per il mondo esterno il corpo di una donna incinta che cambia, diventa la prova evidente del passaggio verso la nuova identità materna.

Per alcune donne questa trasformazione è vissuta in modo sereno, altre invece fanno fatica ad accettare di prendere dei chili, assumere delle forme più morbide e arrotondate, fare i conti con smagliature e ormoni impazziti che possono far comparire acne, macchie, o sensibilizzare la pelle.

Ad alcune donne in attesa diverte scattarsi delle foto davanti allo specchio e monitorare settimana per settimana come cresce la pancia, se si ingrossano le gambe, come si allargano i fianchi o come aumenta il seno. Altre organizzano veri e propri servizi fotografici per immortalare i momenti più emozionanti e significativi coinvolgendo anche il papà ed altri eventuali figli o animali domestici. Ad altre ancora piace condividere i momenti più belli sui social, con pubblicazione di foto, racconti, video della pancia, ecografie del bambino ecc.

C’è invece chi ha più difficoltà a vedersi fisicamente diversa da prima, facendo più fatica ad accettare la trasformazione e tendendo a nascondere il proprio stato di gravidanza quasi a vergognarsene.

Quando iniziano a emergere i cambiamenti nel corpo femminile in attesa, tutte le emozioni sono lecite: le preoccupazioni specifiche sono diffuse tra la maggior parte delle donne ma tendono ad accentuarsi in quei casi in cui la donna viva già delle difficoltà con la propria immagine corporea.

La preoccupazione di non tornare più quelle di prima può trasformarsi in angoscia verso il proprio corpo e verso il figlio che si porta in grembo e possono manifestarsi emozioni di intensa tristezza anche per quanto riguarda il mondo fuori, dove ci si può sentire sotto giudizio. E se tra le proprie mura domestiche si deve fare i conti solo con quello che si pensa di se stesse e con l’accettazione del nuovo schema corporeo, fuori può essere anche peggio quando nessuno sguardo sembra più riconoscere la bellezza del corpo.

Anche adeguare il proprio stile di abbigliamento può essere vissuto come un attacco al senso di femminilità. Spesso per sentirsi a proprio agio e per assecondare le nuove forme del corpo, è necessario adottare uno stile più sobrio, abiti poco ricercati ma soprattutto larghi e comodi. Se è vero che l’abito non fa il monaco, il modo in cui ci vestiamo certamente comunica qualcosa di noi e in gravidanza una donna può avvertire solo la sensazione di doversi coprire piuttosto che di dover indossare degli abiti scelti con gusto e stile.

Il ruolo del partner durante la gravidanza

Durante questo periodo il partner può giocare un ruolo fondamentale se riesce a far sentire la donna ugualmente apprezzata senza sottolineare come cambia il suo corpo in modo dispregiativo: è facilmente intuibile quanto bene possa fare all’umore di una donna sentirsi desiderata e amata dal proprio compagno, soprattutto in gravidanza.

Questa fase può essere vissuta positivamente, ma se nella vita della donna ci sono già delle situazioni pregresse o eventuali fragilità non affrontate, ci aspettiamo che possano emergere delle difficoltà e delle emozioni spiacevoli più insistentemente anche in gravidanza. Eppure, tutti i pensieri e tutte le emozioni hanno la stessa dignità. Una futura mamma può sentirsi confusa, delusa, impreparata, arrabbiata, preoccupata, inadeguata, triste. La verità è che molte di queste emozioni per convenzione sociale o per cultura, sono considerate inaccettabili, diverse, forse più “scomode” da esprimere e condividere.

Le mille sfumature della gravidanza

Le mille sfumature della gravidanza ci portano a riflettere sul fatto che questo periodo non è sempre l’esperienza fantastica e felice che tutti ci aspettiamo e che desideriamo sia, ma come tutte le fasi della vita può attraversare dei momenti bui.

Considerata la possibilità che ci possano essere delle difficoltà e dei crolli emotivi anche in quei 9 mesi, affinché questo periodo possa davvero essere vissuto come un’esperienza positiva, diventa necessario affrontare la gravidanza con consapevolezza. Per attesa consapevole, si intende una conoscenza accurata e approfondita non solo dei cambiamenti fisici e biologici che riguardano la gravidanza e il parto, ma anche aspetti riguardanti l’umore, i cambiamenti dei ruoli all’interno della coppia e della famiglia di origine, la nuova riorganizzazione del lavoro, gli aspetti psicologici e tanto altro.

Quello che risulta di fondamentale importanza è riuscire ad esternare i propri dubbi, pensieri, sensazioni senza sentirsi sbagliate perché non esiste un manuale di istruzioni per genitori perfetti: è consigliabile non isolarsi ma parlare in primis con una persona vicina, che ci faccia sentire a proprio agio e non sotto accusa, magari rendendo anche partecipe il partner.

Un professionista del periodo perinatale, attraverso la prevenzione e con un intervento precoce, può accompagnare non solo la donna ma anche la coppia a capire cosa sta accadendo e come superare le difficoltà esperite. Lo scopo è quello di riuscire a vivere il più possibile serenamente e autenticamente l’esperienza della gravidanza prima e della genitorialità poi e gettare le basi per una relazione sana con il proprio bambino.

Se ti va, continua a leggere il blog di Genitori e Poi per avere consigli e informazioni utili su tematiche ed emozioni legate alla genitorialità in maniera professionale o vieni a trovarci nella nuova sede sita a Lequile in Piazzale Aldo Moro 13, alle spalle della piazza centrale del paese, a pochi kilometri da Lecce.

Dott.ssa Marta Clary

Psicologa dell’Età Evolutiva e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale.
Segretario di Destina Ets e referente del progetto di supporto parentale “Genitori 
E Poi”

 

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